Vogliamo tutto e subito.
Una volta che iniziamo, ci accorgiamo ben presto della verità: nel breve periodo, possiamo ottenere poco.
Al massimo, possiamo ottenere piccoli miglioramenti, destinati a scomparire con la stessa velocità con cui li abbiamo conseguiti.
Così, subito dopo aver preso coscienza del fatto che serve più tempo per arrivare lontano, ci demoralizziamo e gettiamo la spugna, delusi.
In altre parole, prima sopravvalutiamo ciò che possiamo fare nel breve periodo, e poi, una volta scoperto che il nostro livello non è come ci aspettavamo, di colpo smettiamo di ritenerci all’altezza delle nostre ambizioni. “ Non ci riesco” …e lasciamo la palestra.
In questo modo, sbagliamo una seconda volta: finiamo per sottovalutare quello che possiamo fare nel lungo periodo.
Ci illudiamo che il miglioramento sia come un lampo, una sorta di folgorazione istantanea.
In realtà, il miglioramento è come la pioggia, cioè un insieme di gocce che cadono una dopo l’altra, in modo costante.
Se prese da sole, queste gocce non portano a nulla, ma se si sommano, cadendo nello stesso punto per tanto tempo, riescono a scavare perfino la roccia.
Il cambiamento non è un evento improvviso, ma è l’effetto di numerosissimi eventi ripetuti.
Perciò, credersi deboli o incapaci dopo averci provato solo per qualche giorno o per qualche settimana, è come giudicare la forza di una tempesta, prendendo a riferimento quella di poche gocce soltanto.
In realtà siamo più forti di quello che crediamo, organizzare il tempo ci permette di restare costanti e concentrati nel lungo periodo.
Disciplina alimentazione e sport per la vera trasformazione, OBIETTIVO A LUNGO TERMINE.
Vi aspetto in palestra!

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